Gamma BMW e MINI: Euro 6d, WLTP, Ecotassa ed Ecobonus.

21/01/2019

 

Gamma BMW e MINI: Euro 6d, WLTP, Ecotassa ed Ecobonus.
Dal 1° settembre 2018 l’intera produzione del BMW Group soddisfa la normativa “Euro 6d-Temp”, che entrerà in vigore solo il 1° settembre 2019.

Per capire che cosa sta accadendo, occorre tornare al dieselgate: era l’autunno 2015 e divenne evidente anche ai non addetti ai lavori che le emissioni nocive reali (soprattutto quelle di ossidi di azoto, NOx) erano molto superiori (400-500%) a quelle rilevate nei test di laboratorio, su cui da sempre si basavano le prove di omologazione dei veicoli. Così nel 2016 la Ue approvò un giro di vite nell’attuazione dei test su strada che stavano già per essere introdotti per gli NOx: in sostanza, i limiti da rispettare restano formalmente gli stessi della classe antinquinamento Euro 6, ma con nuovi metodi di misurazione, denominati “Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure – WLTP”, che li rendono più difficili da rispettare.

Solo chi come il BMW Group ha investito in ricerca e sviluppo può quindi rispettare pienamente i limiti anche con la misurazione secondo il ciclo WLTP, ottemperando quindi alla normativa “Euro 6d-Temp”.

Nello specifico, tutti modelli BMW a benzina e ibridi plug-in vengono ora equipaggiati di serie con filtro antiparticolato, mentre tutti i modelli a diesel sono stati dotati di sistema di trattamento delle emissioni, altamente efficace e multilivello, che comprende un catalizzatore ad accumulo NOx e un catalizzatore SCR (Selective Catalytic Reduction). BMW Group ha voluto preparare i propri veicoli in anticipo per evitare eventuali disagi ai propri utenti, garantendo loro sempre il massimo dell'efficienza.

La nuova Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure.
La nuova procedura WLTP è stata elaborata dalla Commissione Economica per l’Europa (UNECE) e sostituisce l’attuale “New European Driving Cycle” (NEDC), in vigore ormai dagli anni 1990.

Uno degli obiettivi principali della nuova procedura WLTP è quello di allineare i risultati dei test fatti in laboratorio con l’uso reale del veicolo, basandosi sulle attuali tecnologie del motore. Vista l'importanza che gli obiettivi di CO2 hanno per la performance economica dei costruttori di auto in tutto il mondo, il WLTP mira anche ad armonizzare le procedure dei test a livello globale. Le misurazioni di CO2 derivanti dai test WLTP sono incluse nel certificato di conformità del veicolo.

Oltre alla WLTP, la Commissione Europea applica anche il nuovo ciclo Real Driving Emission (RDE), considerandolo requisito supplementare per la EU6d Emission Regulation, la prima tappa del processo di adozione. A differenza dei test NEDC e WLTP, i test Real Emissions Driving misurano gli inquinanti come il NOx (ossidi di azoto) durante la prova del veicolo su strada, consentendo così di confermare se anche i risultati dei test di laboratorio evidenziano le normali condizioni di utilizzo. Il test RDE verrà eseguito su un insieme rappresentativo di modelli.

Tecnicamente, quali le differenze fra procedura NEDC e WLTP?


Poiché gli allestimenti opzionali possono avere un impatto sul peso e sull'aerodinamica di un veicolo, il test WLTP rispecchia in maniera più accurata i livelli delle emissioni previste per i veicoli con allestimenti base.
I test WLTP si svolgono in laboratorio per garantire la comparabilità delle condizioni di prova per tutti i veicoli, quali il vento, la temperatura, la densità del traffico, le condizioni della strada. I risultati rappresentano quindi le condizioni di utilizzo in media e pertanto lo stile di guida individuale può ancora differire fortemente.

Impatti economici del WLTP.
Con l’introduzione della procedura WLTP, è atteso un aumento dei valori medi di CO2.
Come conseguenza, le aziende che hanno incluso i limiti di CO2 nelle loro car policy avranno la necessità di rivedere la propria policy ed eventualmente modificarla.
Inoltre, in molti Paesi, fra cui l’Italia, i risultati del test sulle emissioni di CO2 sono ora presi in considerazione per il calcolo della tassazione in fase di immatricolazione.

Legge di Bilancio 2019: Ecobonus ed Ecotassa.
La Legge di Bilancio 2019 ha previsto l’introduzione di un meccanismo definito Bonus/Malus ecologico che ha come obiettivo quello di incentivare l’acquisto di auto meno inquinanti (ecobonus) a discapito delle vetture con emissioni più elevate alle quali viene applicata “l'ecotassa”.

Come suggerisce il nome, l’Ecotassa è un’imposta che il Governo ha deciso di applicare a tutte le vetture
nuove acquistate (anche in locazione finanziaria) e immatricolate a partire dal 1° Marzo 2019 fino
al 31 Dicembre 2021 con emissioni di CO2 superiori ai 160 gr/km. Tale imposta riguarderà tutti i veicoli nuovi, inclusi i veicoli esteri che saranno nuovamente immatricolati in Italia.

L’importo dell’imposta, dovuta al momento della compravendita, varia a seconda delle emissioni di
anidride carbonica prodotta per ogni chilometro percorso, secondo i parametri indicati in tabella.

Se non vedi correttamente la tabella, scaricala dagli allegati.

Il dato di riferimento per l’applicazione dell’ecotassa è quello di omologazione, riportato sul libretto di circolazione. Fino al 31 dicembre 2020 il numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro del veicolo per la determinazione dell’imposta è relativo al ciclo di prova NEDC diretto o correlato se omologato WLTP (come riportato nel secondo riquadro al punto V.7 della carta di circolazione del veicolo).

Per quanto riguarda invece l’Ecobonus, nella Legge di Bilancio 2019 sono stati stanziati 60 milioni di euro per il 2019 e 70 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, quali incentivi destinati all’acquisto di veicoli a basse emissioni. Per chi acquisterà, anche con formula Leasing, e immatricolerà in Italia, dal 1° Marzo 2019 al 31 Dicembre 2021, un veicolo nuovo a bassa emissione di CO2 (fino a 70 g/km) e con prezzo di listino ufficiale della casa automobilistica produttrice inferiore a 50.000 euro IVA esclusa, verranno infatti riconosciuti degli ecoincentivi molto interessanti.

L’eco-bonus sarà applicato direttamente dal venditore con una riduzione del prezzo d’acquisto e potrà cumularsi con altre promozioni attive da parte della casa automobilistica, ma non con altri incentivi di carattere nazionale.

Il valore del BONUS che potrà essere riconosciuto al cliente varierà in funzione della presenza o meno di un veicolo da rottamare Euro 1, 2, 3 e 4, che dovrà essere intestato a chi sta effettuando l’acquisto del nuovo, o di un suo familiare, o convivente da almeno un anno (in caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, il veicolo da rottamare deve essere intestato, da almeno dodici mesi, al soggetto utilizzatore del suddetto veicolo o a uno dei predetti familiari).

Attualmente l’impatto dell’Ecobonus sull’ offerta del BMW Group è la seguente:


Sono stati inoltre introdotti incentivi a supporto dello sviluppo della infrastruttura di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica.  La Legge di Bilancio 2019 prevede infatti anche lo sgravio fiscale per l’acquisto di colonnine di ricarica non accessibili al pubblico nella misura del 50% delle spese per l’installazione, fino a un massimo di 3.000 euro, in 10 anni.

Per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica e aumenti di potenza del contatore fino a 7 kW, la Legge di Bilancio riconosce inoltre una detrazione d’imposta sulle spese documentate sostenute dal 1° Marzo 2019 al 31 Dicembre 2021.

Come per l’Ecotassa, anche per l’Ecobonus tutti i dettagli verranno indicati nel decreto attuativo interministeriale.

BMW Group e Nanni Nember sono sempre in prima linea quando si tratta di sostenere l'ambiente e tutelare i propri clienti.



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